Friday 18 October 2013

Il belpaese dei benpensanti.

Delusione? No, un po' me l'aspettavo. E' la realta' virtuale.

Che dire? Mai avrei immaginato che alcuni dei miei "amici" di Fb anche tra i piu' fedeli andassero contro di me cosi' ferocemente, chi per ripicca o chi per piacere. La risposta c'e', non erano miei amici. Erano solo delle persone opportuniste che curiosavano negli affari miei, guardavano le mie foto di famiglia, e probabilmente vivono una vita fatta di monotonia e luoghi comuni dove tutto e' dato per scontato. Nel mio modo di essere non do niente per scontato, e non lascio la vita ne al caso ne in mano ad altri. La mia colpa? Non essere in linea col pensiero di quella massa che assolve un padre resosi responsabile della morte del proprio figlio come conseguenza dell'averlo "dimenticato" in macchina, ho gia' sentito fatti del genere in Italia e nel mondo ed in tutti i casi si e' data la colpa ad un presunto "black out psicologico". Troppi compatiscono, molti scusano e assolvono senza nemmeno rendersi conto che per via del fatto che han scusato ed assolto significa che han prima giudicato, eppure queste persone mi puntano il dito contro come se fossi io colui che giudica. Io non ho ne compatito, ne scusato e ne giudicato, mi son soltanto ribellato e rifiutato, esattamente a cosa ci arriveremo insieme. Capisco tanto del mondo in cui stiamo e so che viviamo in un'era di gente superstressata, piena di impegni, di mutui e bollette, ma non siamo tutti stressati e col mutuo e non posso accettare il fatto che nella vita di un essere umano ci sia posto per tutto, priorita' per tutto ma non per i figli. Non lo accetto,  potrei capire una casualita' simile solo nel caso in cui il genitore fosse diagnosticato o inconsciamente sofferente di una qualche condizione psicologica oppure sia sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcool magari dal giorno prima e questo ai termini di legge puo' anche essere una buona linea di difesa quando si e' commesso un crimine, ma non devo vergognarmi ne nascondere la mia natura la quale non accetta che un bambino sia dimenticato in macchina, come nessuno ha il diritto di farmi vergognare o nascondere per questo.

Innanzitutto, nel caso in questione il principale responsabile e' a parer mio colui (o sono coloro) che negli anni '90 decise per legge di giocare con i seggiolini dei bambini spostandoli dal sedile anteriore a quello posteriore per cercare di salvarli dall'airbag nel caso di incidente, oltretutto posizionandolo in senso contrario a quello di marcia aumentando percio' in modo notevole il pericolo che un bambino possa esser dimenticato all'interno dell'abitacolo e da allora infatti, cioe' dalla fine degli anni '90, sono inizati i casi di bambini morti all'interno delle vetture. Certi potrebbero anche chiamarla coincidenza eppure la storia ci dice che prima di allora non successe mai. Ma a prescindere, ragioniamo.

Tantissime volte il silenzio parla. Nel caso di cui vi parlo sarebbe bastato il silenzio a quel genitore affinche' potesse unanimamente ricevere la comprensione del mondo, anche la mia che gia' aveva. Ma parlo'. E sbaglio', perche' in un momento in cui il silenzio avrebbe fatto un gran lavoro egli si e' esposto proponendo una petizione popolare da presentare al Parlamento,  a parer mio cercando di dare la colpa dell'accaduto alla mancanza di una tecnologia tra l'altro gia' disponibile sul mercato. Vedete, nel momento in cui si propone una petizione popolare si entra nella perifera della politica e la politica e' il mondo delle opinioni, punti di vista e idee diverse incluse le mie. Premetto che la storia di Piacenza la lessi sui giornali online, e mi pietrificai al sol pensiero che un genitore possa non ricodarsi del figlio seduto nell'abitacolo e lasciarlo li' dentro, sotto il sole per un'intera giornata. Non ho mai commentato a riguardo e  mai mi sono espresso, fino al giorno in cui non fui stuzzicato e la mia molla scatto'.

Tutto comincio' il giorno 19/06/2013, quando chiesi pubblicamente ai miei contatti di FB di non importunarmi con messaggi privati che cercavano di convincermi a sottoscrivere cio' che io considero una stupida proposta, una petizione da presentare al Ministero dei Trasporti affinche' si faccia in modo di installare dei sensori nelle macchine che permettano di ricordarci che i nostri figli ci stan seduti dentro. Non essendo io d'accordo con l'idea chiesi pubblicamente sul mio profilo di aver rispetto nei confronti della mia persona che i figli se li guarda con attenzione. Un mio sacrosanto diritto.
Io non accetto che un genitore abbia lasciato il suo bambino, inconsciamente o volontariamente a morire all'interno di una macchina, che ci posso fare? Eppure son stato ampiamente criticato negativamente per questo da delle persone che io definisco "Benpensanti".

Questi benpensanti mi han fatto passare per senza cuore perche' non mi sento di compatire il genitore responsabile dell'abbandono di un figlio (sia questo genitore mentalmente malato, sotto effetto di droga, alcool o meno), alcuni di loro si son pubblicamente aizzati contro di me, altri l'han fatto trasversalmente nei loro profili mentre altri l'han fatto con moderazione ed han preferito un messaggio privato perche' piu' sensibili e mi han mandato al "belpaese" in privato, altri invece, i migliori, mi han criticato negativamente in pubblico nei loro commenti su altre pagine per poi scrivermi messaggi amorevoli in privato, ma non fa niente non erano amici manco quelli li'. Essi giustificano l'abbandono di un figlio, come posson essere amici miei? Io che mio figlio Luca cieco, sordo, muto e immobile l'ho curato fino alla sua morte, fino al suo ultimo respiro?

So benissimo che quel genitore e' stato criticato duramente da certe persone per l'accaduto, ma che cosa ci si aspetterebbe? Il fatto e' ragionevolmente inconcepibile per molti, e la rabbia in casi del genere puo' esser difficile da contenere anche per le persone piu' miti e risevate soprattutto quando si parla di bambini innocenti.

Ma giustamente per loro ed in linea con il loro modo di pensare, certi benpensanti scusano questa casualita' affermando che potrebbe capitare a chiunque, io affermo il contrario e le statistiche lo provano, sembra succeda piu' frequentemente a persone con seri problemi di "amnesia" e questo fa in modo che il genitore metta i figli in secondo piano, grazie a Dio succede molto raramente ma ancora non si sa se queste amnesie siano causate dall'assunzione di stupefacenti o alcool, anche nella gioventu' trascorsa.
Certi benpensanti che scusano questa casualita' affermano che il genitore possa aver avuto un "black out psicologico" dovuto alla routine quotidiana stressante, cioe' un momento in cui la mente umana si dimentica determinate cose, e credono che cio' possa succedere a chiunque viva una vita piena di impegni. Io ribatto che tutti siam stressati ma una persona sana non puo' non pensare al figlio per 8 ore di fila, penso e parlo di mia figlia regolarmente e penso regolarmente anche a mio figlio che ci ha lasciato troppo presto a causa della malattia di Tay Sachs, e deduco che se una persona soffra di una tale forma grave di amnesia da dimenticarsi totalmente del figlio per tutto l'arco della giornata il figlio sarebbe dovuto esser affidato o ai servizi sociali, o meglio ancora a qualche coppia (gay o no) che se ne prenda cura via adozione, questa amnesia (o black out) potrebbe essere ricorrente e prima o poi potrebbe come in questo caso causare fatalita'. Abbastanza inquietante, che altro dire.
Certi benpensanti che scusano questa casualita' non sembrano tenere propriamente conto dell'altro genitore di questo bambino, un'altra vittima di questa tragedia e cio' e' a dir poco sconcertante ma molto piu' sconcertante e' che tante volte non tengano propriamente conto o mettano in secondo piano la reale e non virtuale morte di un bambino, una persona razionale sarebbe senza parole solo per questo e non andrebbe in giro sul web a scusarne il responsabilie, cosa inconcepibile. Basterebbe anche per questi benpensanti il solo, puro e semplice silenzio, perche' ogni volta che si parla ci si schiera in una posizione.
Certi benpensanti che scusano questa casualita' non considerano l'opinione del bambino, continuano a ripetersi che Egli ha gia' perdonato il padre quando magari invece e' arrabbiatissimo seduto al fianco di Gesu' Cristo in cielo aspettando di dirgliene quattro per averlo lasciato soffocare chiuso in una macchina, queste persone fantasticano su cose che non sanno e non sapranno mai.
Certi benpensanti firmano e promuovono una petizione da mandare in Parlamento che obbligherebbe per Legge, ripeto per Legge, che ogni automobile sia munita di un allarme per evitare che casualita' del genere possano verificarsi nuovamente, una petizione che conclude dicendo: " Ogni anno nel mondo centinaia di bambini muoiono con questa assurda dinamica, sarebbero salvati". Che vuol dire, che si va a sottoscrivere una petizione mondiale? Pensiamo a noi, quanti bambini son morti con questa assurda dinamica nei nostri 113 anni di storia dell'automobile in Italia? Da bambini ci siamo entrati tutti all'interno di una macchina ed ogni giorno in Italia ne entrano milioni, quanti ne conoscete di casi di decesso per abbandono all'interno? Sul web non son riuscito a trovare nessuna documentazione riguardante quanti casi di decesso siano avvenute, io sono al corrente di 3 casi in tutto nella storia della macchina in Italia, ho pero' trovato dei numeri che provengono da un paese confinante qual'e' la Francia che vive uno stile di vita molto simile a quello Italiano, ebbene in Francia la Commissione per la sicurezza dei Consumatori ha rilevato che, tra il 2007 e il 2009, ci sono stati 24 casi di ipertermia in bambini rimasti chiusi in macchina, di cui 5 mortali. Il 54 % dei genitori aveva lasciato intenzionalmente il bambino in auto, per svolgere qualche commissione, sottovalutando il rischio legato a tale comportamento. Piu' della meta' l'ha fatto intenzionalmente, ma ci rendiamo conto oppure no? Pazzesco, eppure ci son benpensanti che scuserebbero, io no.

Vedete, cio ' che piu' mi irrita di questa petizione e' che la maggior parte delle persone che la firma lo fa ignorando (volutamente o no) il fatto che gia' ci siano in commercio apparecchi che svolgono quel compito e che possono essere acquistati anche online, vedere questo link:


Potrebbe una persona che "naturalmente" non si ricordi del figlio ricordarsi di comprare un apparecchio che gli ricordi di ricordarsi del figlio? Non lo so, ma qui stiamo entrando nel mondo del "contorsionismo mentale".

Nella mia nota precedente ho pure tradotto il funzionamente dell'apparecchio, lo incollo qui comunque:

"Il sistema ChildMinder Smart Clip riduce notevolmente la possibilità per un bambino di essere inavvertitamente lasciato incustodito in un veicolo a motore mentre fissato in un seggiolino di sicurezza. La smart clip è disattivata aprendo la cintura di sicurezza. Il sistema ChildMinder esegue un autotest dopo ogni uso per assicurare il suo corretto funzionamento. Il sistema ChildMinder ricorda il genitore/caregiver con un allarme di sei secondi dopo che il padre/caregiver si sia spostato più di 4,5 mt dal bambino nel seggiolino di sicurezza. Il  sistema ChildMinder serve anche per ricordare il padre/caregiver la presenza del bambino anche quando il genitore/caregiver inavvertitamente ha dimenticato la chiave anello finché non viene disattivata la clip intelligente.
L'installazione del sistema ChildMinder prende meno di tre minuti. Semplicemente sostituire la clip di sicurezza esistente del seggiolino del vostro bambino con la  clip intelligente del sistema ChildMinder e posizionare l'unità di allarme sul tuo portachiavi. Il sistema di ChildMinder non compromette l'integrità del seggiolino e la sicurezza esistenti."
Il prodotto e' Americano, e se davvero siamo arrivati ad averlo in commercio devo aime' constatare che il problema dell'abbandono dei figli in macchina sia reale, a riprova che il mondo in cui viviamo si stia ammalando sempre piu'. La messa in commercio di questo prodotto mi porta anche a dedurre che ci siano molti piu' potenziali malati di "black outs" di quanto si possa pensare, altro fattore inquietante e' che questi potenziali sofferenti di amnesia possano essere ovunque, ma non si sa chi siano, lo si scoprirebbe pero' quando si installano un ChildMinder, e questo e' un altro punto a favore del prodotto. Parlando generalmente a riguardo, mi son recentemente chiesto: han queste stesse persone bisogno di un apparecchio per ricordarsi dove sia il telefonino nel caso in cui lo abbiano dimenticato e quanto ci mettono ad accorgersi che l'han dimenticato? Molti a questa mia osservazione mi han risposto che non si puo' paragonare un telefonino ad un bambino, io ho risposto: infatti, lo so. Ma per certe persone e' cosi'. Magari non si dimenticherebbero un telefonino in macchina, ma il figlio si, o viceversa, o entrambe.
Che dire, questo prodotto e' una cosa bellissima come lo sono i monitor da camera, ma il sistema ChildMinder puo' aiutare un genitore con seri problemi di amnesia?(se di amnesia si tratta, non sono uno psicologo io). Certamente potrebbe tamponare. Quanti bambini son stati salvati grazie a questi apparecchi? Non si sapra' mai. Chi ci assicura che questo genitore una volta installato un sensore in macchina non lasci il bambino nel carrello della spesa al supermercato? Nessuno. Certo non si muore di quello, ma se una persona ha dei problemi a ricordarsi del figlio e cio' e' dovuto a problemi psichici, essa per me a quel punto ha tutta la mia simpatia e tutto il mio supporto ma non dovrebbe esser responsabile di minori. Magari un giorno lo potrebbe portare al mare e lasciar bruciare li sotto', o lo dimentica nel passeggino al parcheggio dell'Autogrill convinto di averlo messo in macchina. La questione per me non e' tanto nell'allarme da installare nelle macchine ma nella sanita' mentale di chi esercita la potesta' del piccolo che dovrebbe essere verificata da uno specialista, sempre escludendo altre ipotesi quali l'uso di stupefacenti o alcool da parte del genitore come punto dal quale partire quale causa dell'amnesia, qualcuno di voi ha visto un film degli anni '90 chiamato Trainspotting? La scena quando il gruppo per via dell'essere sotto effetto di stupefacenti si risveglia trovando il bambino morto? Una roba del genere insomma, potrebbe capitare in quel caso li' credo.

Io potrei anche capire benissimo (ma non accettero' e giustifichero' mai) che un genitore possa aver lasciato un figlio all'interno dell'abitacolo fino alla morte come conseguenza del fatto che questo genitore soffra di una qualche forma di malattia mentale dovuta allo stress, ma non capisco come costui dia la colpa dell'accaduto alla mancanza di un sensore che possa ricordare la presenza del piccolo nella macchina. Scusatemi, mi spiego meglio. Se un individuo fosse davvero convinto per l'arco di un'intera giornata di aver portato il figlio a scuola, averlo preso in braccio, essere entrato dentro la struttura, dato in mano alle ragazze che ci lavorano, magari dato anche un bacio al bimbo, questa persona non distingue la realta' dalla fantasia e qui si rasenta la pazzia, significa che la sua mente lo porta a dei veri e propri viaggi mentali, ed un sensore installato in una macchina non e' la terapia ne la soluzione ma una scusa e sarebbe una grandissima ingiustizia far credere ad un'intera popolazione di esser affetta dalla stessa condizione, perche' non lo siamo. Pertanto se una persona fosse malata dovrebbe essere in terapia psichiatrica, e' ovviamente giusto che il malato sia riabilitato all'interno della societa' e si rifaccia una vita, ma senza bambini nel caso di una ricaduta ed i Servizi Sociali dovrebbero avere parola a riguardo, assolutamente si'. E' probabile che queste persone siano apparentemente normali ma abbian seri problemi, come quelle persone piene di vita e sorridenti che poi si tolgono la vita o la tolgono ai propri figli perche' in realta' erano depresse croniche.

I benpensanti pero' son sempre li', magari anche ora, a descrivermi come un uomo che giudica, essi non cambiano opinione, loro san tutto, son la legge, son l'autorita' delle opinioni, son la censura, tutto e' analizzato da loro e qualsiasi altro  modo di pensare non e' pertanto acccettato. I benpensanti, che giudicano per primi, mi han detto che io non ho il diritto di giudicare, irriguardanti del fatto che io nell'occasione della nota precedente non giudicai nessuno ma espressi il mio parere riguardo una petizione. Questa nota che state leggendo e' di fatto la conseguenza di un mio sfogo precedente.

Ma ora leggete questo articolo tratto da un rispettabilissimo quotidiano preso a caso chiamato  Il Tirreno (http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Tirreno) che riporta il caso di morte di un cane all'interno di una macchina:


Ecco riassunti alcuni commenti delle persone:
"e chi e` sto infame???!! Cosa gli aveva fatto a questo povera creatura?"
"Il cane non è assolutamente morto per il caldo ma per l'incuria e la demenza del proprio padrone"
"in questo momento sono depressa,esaurita,stressata.ho un mare di problemi, come tanti altri, ma ti giuro che mai e dico mai dimenticherei la mia canina in auto,e sai perchè? è lei che mi dà la spinta al mattino ad alzarmi ed andare avanti."
"cercare di giustificare "l'aver dimenticato in auto il proprio cane" scusami ma non lo accetto... si dimentica un'oggetto, un'appuntamento, una data..una ricorrenza...ma un cane o un figlio (cosa già successa purtroppo) NO!!!"

A parte la difesa a spada tratta da parte di un amico, questi sono i commenti che ti prendi e ti meriti se la tua negligenza o il tuo soffrire di black outs ti fa dimenticare il cane, la reazione minima della gente e' la rabbia. Ma  stiam parlando di una cane, in paesi come Korea e Cina essi son considerati piatti da mangiare, per noi sono amici ed a volte come per il mio cane Nelson, figli adottivi. Che dire, c'e' bisoogno di un allarme per ricordarci anche del cane oppure basta il buonsenso?

Ora, prendiamo questo articolo che racconta di Luca (R.I.P) morto per esser stato lasciato nell'auto:


Ci trovate 3 commenti ed in tutti non si fa altro che capire il padre, mentre per il piccolo Luca, pace all'anima sua, solo un pensiero ed una preghiera. Possibile che nessuno si sia chiesto quanto possa aver sofferto questo bambino? Oppure, come nel caso del cane, abbia commentato con " e chi e` sto infame???!! Cosa gli aveva fatto a questo povera creatura?, il bambino non è assolutamente morto per il caldo ma per l'incuria e la demenza del proprio padre, cercare di giustificare "l'aver dimenticato in auto il proprio bambino" scusami ma non lo accetto... si dimentica un'oggetto, un'appuntamento, una data..una ricorrenza...ma un cane o un figlio (cosa già successa purtroppo) NO!!!".
No, non si accetta ne che sia un animale, tanto meno che sia un bambino. E spero stiate iniziando a capire che la vittima non e' il padre, e' il bambino e basta. E' pertanto nella mia natura chiedermi: come sia possibile per me condividere un mondo in cui certe persone condannerebbero senza appello il responsabile della morte di una cane all'interno di una macchina mentre altre simpatizzano verso un genitore responsabile della stessa dinamica di morte del proprio figlio? Se il responsabile della morte del proprio cane in macchina iniziasse una petizione popolare per installare sensori nella macchine affinche' ci ricordiamo anche del cane serebbe costui visto come un "innovatore"? Forse i giornalisti scriverebbero articoli a riguardo acclamandone il coraggio? Certo che no. Sarebbe considerato un fesso autodichiarato anche nel caso in cui egli soffrisse realmente di amnesie o black outs psicologici, la gente gli direbbe di farsi curare e mai firmerebbe tale assurdita'.

Cercando un po' di senso in giro per il Web, mi son cosi' imbattuto in questo articolo:


Leggendo i commenti delle persone mi resi conto che c'e' un po' di speranza in questo mondo, e viene dal commento di Mirko77, queste son le sue parole:
"Non voglio giudicare nessuno, soprattutto un padre che è stato condannato dalla vita prima ancora che da un tribunale e un forte abbraccio a Luca ma leggo molti scrivere di sfortuna e cercare chissà quale sensore per evitare la tragedia. Io sono padre di due bimbi ed un bimbo è qualcosa più importante anche della tua vita per un genitore, come si può immaginare di poterlo dimenticare in macchinare come fosse una borsa, per 8 ore. Nessuno ci ricorda di respirare eppure lo facciamo tutto il giorno. Dovremmo inventarci un sensore che ci ricordi che nostro figlo esiste, che ha bisogno di mangiare, di essere educato ecc ecc. Se poi qualcosa va storto beh è colpa del sensore difettoso e noi ci laviamo la coscienza. Dobbiamo essere noi a meritarci nostro figlio e non un sensore che ci ricordi che esiste."
Mirko77, la razionalita' espressa in un commento. Ci e' voluto parecchio per trovare un commento sensato, un commento che non abbia offese nei confronti di nessuno o che sia superficiale, ma lo trovai. Mirko77 manda un abbraccio a Luca, non scusa o giudica il padre e come me Mirko77 non crede in una tecnologia "ricorda figli", egli vuole solo capire come sia possibile al giorno d'oggi che un figlio possa essere dimenticato come un oggetto qual'e' una borsa. Mirko parla per se', come me.

Ho cosi' constatato oggi 20/06/2013, a 37 anni, che nel caso di decesso in macchina di un bambino una grande fetta di opinione pubblica simpatizzi per il genitore che lo dimentico' e non dia propriamente risalto al bimbo deceduto. Allora gente, qui c'e' veramente un problema nella societa' che lo accettiate o meno. Che il genere umano sia nella buona strada verso il ridicolo si sa', basta accendere il televisore, ma la vita non e' un Varieta' televisivo e si muore davvero per le incurie ed i sensori non bastano, no che non bastano, ci vorrebbe soltanto un po' piu' di buonsenso, e nel caso del piccolo Luca (pace all'anima sua) sarebbe bastato il buonsenso del genitore innanzitutto, o della scuola affinche' chiamasse i genitori per informarli che il bimbo era assente per esempio.  Non e' certamente colpa della scuola se Luca e' deceduto, ma fare in modo che la scuola e gli asili sentano i genitori entro un'ora dalla campana d'inizio nel caso di assenza ingiustificata del bimbo sarebbe una buona iniziativa per farne una Legge tramite petizione popolare, tenendo pero' presente che se il bambino non andasse ne all'asilo ne a scuola nessuno allora potrebbe ricordare al genitore di avere un figlio con se'.
Non posso io giustificare che una persona mentalmente stabile si dimentichi del figlio in una macchina o chissa' dove per un'intera giornata, che una persona mentalmente stabile sia convinta per un'intera giornata di esser stata in un posto nel quale non ci ando' mai, che abbia fatto dei movimenti fisici che mai fece. Posso capire e scusare un genitore che abbia lasciato morire in macchina il proprio figlio solo nel caso in cui tale genitore sia diagnosticato con una qualche forma di malattia mentale, sia stato sotto effetto di stupefacenti o alcool oppure diversamente non posso giustificare tale genitore, come nemmeno ce la faccio a capire chi lo fa', e per evitare tale forma di casualita' non c'e' bisogno di chiedere ad un Governo che ogni macchina sia installata di un allarme che ci ricordi dei figli, come se si voglia che ci pensi qualcun altro a farlo, addirittura che l'allarme sia gia' installato e disponibile senza che essi debbano nemmeno ricordarsi di farlo. Per favore ve lo chiedo, non lasciate che un individuo convinca una nazione che siam tutti dei dimenticatari, l'eccezione non fa la regola. Siam tutti stressati, pieni di impegni, mutui e bollette, ma i figli per il 99,999.99% di noi vengon prima di tutto, la nostra vita ruota intorno a loro e non viceversa e se questo non e' il vostro caso vi consiglierei un buon psicanalista perche' niente, e dico niente neppure la propria madre o moglie vengon prima dei figli, figuriamoci un lavoro o un appuntamento.

Mah, io penso sia arrivato il momento di seguire il consiglio di un mio carissimo amico, un vero amico fisico e reale che mi ascolta quotidianamente, ed e' quello di staccare la spina da Fb a data da decidersi e pensare alla mia vita con tranquillita', di guardare al futuro con occhi nuovi, pieni di sapienza e speranza. Stacco per riposarmi non per le critiche, perche' di quelle ne ho avuto anche tantissime positive e la mia promessa nei confronti dei miei veri amici e' che saranno sempre nel mio cuore, prometto che tornero', ma adesso ho bisogno di farmi una bella pausa da tutto e tutti stando in famiglia e dedicandomi allo splendora di mia figlia Ella. Un particolare ringraziamento lo dedico a tutti coloro che mi han seguito e conosciuto attraverso Luca Loves Life, coloro che veramente mi voglion bene ed han aperto il cuore al mio Luca, grazie.
Magari quando ci risentiremo avremo tutti un bel sensore installato in macchina (per la gioia del Governo e delle case che lo produranno) per ricordare la mente automatizzata di qualche genitore che ha la bellezza piu' importante di se stesso seduta nel seggiolino dietro, il figlio, e di indimenticabile nell'esperienza di esser genitore saranno dei bip e non il sorriso di felicita' del bambino che osserva il mondo in una giornata di sole attraverso un finestrino, indossando i suoi nuovi occhialini da sole. Non mi stupirei nemmeno se un giorno il bip sia sostituito col nome del bambino, nel caso il genitore abbia anche quel genere di amnesia. Che tristezza!

Di questo ne son convinto: almenoche' un genitore non soffra di un qualche disturbo mentale causato da stress o quant'altro, sia sotto gli effetti di stupefacenti o alchool, io mi rifiuto di credere che esso possa naturalmente dimenticarsi di un figlio e percio' mi ribello e mi rifiuto di dar ragione a quelle persone che cercano di convincere un popolo intero che cio' possa capitare a chiunque perche' a parer mio non e' vero, succede a pochissime persone, in prevalenza padri e non madri, ed essendone fermamente convinto io Antonello Atzori mi ribello e mi rifiuto di firmare una petizione che convinca una Nazione intera di non esser in grado di ricordarsi dei propri figli e non devo scusarmi con nessuno di questo mio modo naturale di vedere le cose. Curiamo i pochi, non diagnostichiamo la massa rendendola piu' insicura di quel che gia' il sistema l'ha portata ad essere e se si ha il dubbio di correre il rischio di dimenticare un bambino in macchina, portatelo a scuola in bici come fan tanti (me compreso) che ci guadagnate anche in salute.

Si sa, Internet e Fb son posti molto pericolosi, c'e' gente libera come me che non ha paura di dire cio' che pensa e di esser criticato per averlo fatto, questa nota e' una di quelle cose che ci si deve aspettare da parte di chi entra nella periferia della politica, perche' in quella parte del mondo ci troveranno le opinioni degli altri, e come mia personale precisazione nel caso del decesso in macchina di questo povero bambino di nome Luca e di tantissimi altri come lui non credo ci siano colpevoli ma solo responsabilita' (punto).

Ma invece di creare una petizione che ci installi un allarme in macchina, non sarebbe piu' sensato farne una che obblighi il genitore ad avere il seggiolino del bambino sul sedile anteriore? Airbag disattivato ovviamente. Perche' vedete, come dissi all'inizio queste morti sono iniziate negli anni '90, nel momento in cui si legifero' che il seggiolino andasse fissato sul sedile posteriore in senso contrario a quello di marcia, di conseguenza il bambino non e' in vista. I bambini son stati spostati dal sedile anteriore al sedile posteriore per essere "protetti" dalla morte per colpa dell'Airbag, e ora ne muoiono il doppio dimenticati all'interno. Chiunque abbia fatto quella legge o ne abbia il potere che la cambi subito.
Airbag disattivato, seggiolino davanti, e prudenza, sempre.





Antonello Atzori.


Questo piccolo, ultimo passaggio lo dedico a tutti quei genitori che lasciano il bambino in macchina per andare a far la spesa: parlando di un caso di incuria in cui un bambino mori' in circostanze insolite per via della negligenza dei genitori, il Procuratore dei Minori Ugo Pastore rilascio' questa dichiarazione:
" L'autorità ha il dovere di proteggere il bambino, anche contro la volontà di genitori che siano irresponsabili o incapaci ".
Amen.
Non solo le autorita', tutti noi abbiamo il dovere di proteggere i bambini da genitori irresponsabili o incapaci, i bambini innanzi tutto. Sempre. Quindi se vedete un bambino lasciato solo in macchina, riportate il fatto alle autorita' oppure diverrete complici, dipende da voi.


Condividi questa nota se sei d'accordo con cio' che hai letto, grazie. Diversamente il governo potrebbe tassare l'intera nazione per vie traverse facendovi installare un inutile sensore nella macchina tutto per colpa di un indivduo incapace..

Per favore, guardate questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=XNDWN8KDVSM

Per chi non lo sapesse c'e' in commercio anche un bracciale che ti avvisa se ci si allontana dal bimbo per piu' di 6-7metri, ideale anche per chi va a fare scampagnate o giornate in famiglia a Gardaland ;)
http://www.mypreciouskid.com/child-locator.html
ma non venitemi a dire che anch'io dovro' fissarmi un dispositivo in macchina che mi ricordi di mio figlio. Chiaro?

Aggiornamento del 30/08/2014
Non so se la petizione di cui parlavo su, ampiamente pubblicizzata dai media nazionali stia andando in parlamento o meno ma ho chiesto ad una persona che l'ha firmata se nel frattempo essi stessi si siano montati un qualche dispositivo che gli ricordi di aver messo al mondo un figlio e che esso e' seduto in macchina. Mi ha risposto di no!!!! Capito? Ma in che mondo viviamo davvero mi chiedo. Se veramente credono che ci si puo' dimenticare un figlio in macchina fino a farcelo morire dentro, e se davvero essi credono possa succedere a chiunque, perche' non lo han dimostrato nell'ultimo anno? Ve lo dico io perche', perche' sanno benissimo che a loro non succedera' mai.

Tuesday 1 October 2013

Il dalai lama sull'occidente: la risposta di un occidentale.

Prima di leggere questo articolo siete pregati di notare che contiene 1 * parola volgare. Scusatemi.

Oggi ho letto una quota alla quale non sono riuscito a non replicare. Questo e' cio' che ho letto:
“Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’Occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.»
Il dalai lama.

Caro dalai lama. Il mio nome e' Antonello Atzori, e sono un uomo qualunque dell'occidente. Non ti do del signore perche' di signore ne conosco solo uno e sta in cielo, ti do del tu perche' sei un uomo come me, sicuramente meno stressato di me ma sempre fatto di carne e ossa. Caro dalai lama, vorrei dirti giusto un paio di cose che sicuramemte nella tua testa troppo piena d'amore e senso comune per il prossimo hai tralasciato, ed e' il fatto che sei una persona molto superficiale e irriconoscente. Innanzitutto non esiste la visione che hai di uomo d'occidente, stressato e che rincorre i soldi. Ci sono stressati anche in Cina, e siamo ad oriente, quindi? Lascia che ti spieghi una cosa, come la penso io di questa tua dichiarazione. Sei un grandissimo ipocrita. Sai perche'? Vedi tu vieni in Italia a farci le prediche ma dimmi come ci sei venuto cavalcando una tigre del Bengala? A me risulta che hai preso un aereo, comodo eh? Sai chi l'ha inventato l'aereo? Noi occidentali stressati, costruiti dai nostri genitori che perdono la salute nelle fabbriche per forgiarne i pezzi. Tu e la tua gente caro lama, cos'avete costruito? Niente. Hai parlato attraverso un microfono, amplificato con delle casse, il microfono aveva uno stand, tutte cose costruite da noi occidentali malati. Per farti sentire fin piu' lontano c'erano le televisioni, nostra invenzione, c'erano le telecamere ed anche quelle son frutto degli stressati, c'erano i giornalisti con le loro penne e quaderni, arrivati con un treno magari. Poi c'eri tu con i tuoi occhiali. Posso chiederti una cosa? Dove l'hai fatta la visita oculistica che ha diagnosticato che tu dovessi portare gli occhiali? Da un medico o da un monaco amico tuo? E dimmi, se fosse un medico com'e' esso diventato tale? E' andato all'universita' no? E dimmi, sai che anche l'universita' l'abbiamo creata noi stressati? Non solo, chi l'ha costruita l'universita', dico mattone per mattone? Chi ci ha messo la luce dentro? Chi ci ha messo il riscaldamento? Chi ci ha messo i banchi, le sedie e le lavagne? Sempre noi stressati no? Occidentali malati! Scommetto che quando ti sposti sali in macchina, che so dall'aereoporto all'albergo per esempio. E dimmi, chi l'ha inventata la macchina? Noi occidentali stressati, malati e avidi di soldi no? Scommetto pure che tu e i tuoi monaci quando state male e vi serve un'iniezione ve la fate. E dimmi, chi ha inventato la siringa e i vaccini?

Come puo' un uomo nella tua posizione catalogare l'uomo occidentale tutto in una voce, non sai che siam tutti diversi? Ti facevo piu' sveglio sai? In occidente ci sono operai, contadini, insegnanti, pescatori e tantissimi altri individui ognuno con uno stile ed una vita diversa, possibile che nella tua saggezza commetti il piu' grande sbaglio che l'essere umano possa fare? Quello di fare di tutta l'erba un fascio, si chiama ignoranza, ma potrebbe anche tradursi in razzismo nelle menti degli stolti tuoi sostenitori e tu come leader della tua gente dovresti dare buoni esempi non cattivi e soprattutto non dovresti etichettare popolazioni e continenti interi dando una tua visione distorta di una societa' che non conosci nemmeno. Molti occidentali vivono il presente pensando al futuro, ma non abbiam bisogno di un moralista orientale come te che ci fa passare per dei cadaveri viventi in quanto non lo siamo, non lo sono io, non lo sono i miei genitori, i miei figli. Dovresti accettare le diversita' culturali mentre invece sei caduto tanto in basso, si perche' con questa tua dichiarazione hai solo dimostrato il tuo non accettare culture diverse di cui non solo non fai parte, ma che ripeto non conosci nemmeno lontanamente, io nella mia ignoranza preferisco star zitto e non commentare sugli insegnamenti buddisti, fa parte di una cosa chiamata tolleranza che mi fu insegnata da degli stressati occidentali, mio padre operaio e mia madre casalinga, a parer tuo due occidentali che non han vissuto il presente e/o il futuro.....
Caro lama, sei proprio un grandissimo ipocrita.

Vivi come se dovessi morire domani e muori senza aver mai fatto un cazzo* (mi scuso per la parola volgare), tu e la tua gente. Ti piace che ti dicessero cosi'? Eppure questa e' la verita', al contrario dell'opinione distorta che hai tu sugli occidentali.

Ora lasciaci lavorare in pace, sali in groppa alla tua tigre e torna in qualche tuo covo bengalese a mangiare radici e bacche selvatiche ( a proposito, sai che i nostri scienziati stressati han provato che anche le piante soffrono? ). Forse non dovresti mangiare nemmeno verdure!

Giusto perche' tu sappia, noi dell'occidente non lavoriamo per fare soldi, lavoriamo per darci dignita' ed onesta', cosa che tu predichi ma che con questa stolta dichiarazione hai dimostarto, a modesto parer mio, di non avere.

Antonello Atzori.
Un occidentale qualunque.

Sunday 14 July 2013

Il Mio Bambino



                                                                    Il Mio Bambino

14/07/2013, Erdington, Birmingham, Regno Unito.

2011
Vivevamo una vita familiare normale allora ed eravamo una coppia felicemente sposata con due figli. Ella era la nostra primogenita ed a quel tempo aveva 3 anni e la famiglia si completo’ con l'arrivo del nostro bambino “invernale” Luca David nell'autunno del 2010. Aveva il piu’ grande sorriso che si potesse mai incontrare.
Ma non ogni fiaba ha un buon fine, non nella vita reale almeno.
Io sono solo un papà, il mio nome è Antonello Atzori e mi son trasferito dall'Italia al Regno Unito nel 2002, ho sposato mia moglie di origine Britannica Zoe nel 2008.
Nel corso del 2011 mandavo avanti la mia attività autonoma di giardinaggio con passione, determinazione e volontà di fare successo attraverso professionalità e duro lavoro, e stavo vivendo una vita come qualsiasi altra persona normale.

Luca stava crescendo bene come ogni altro bambino della sua età ed era un piccolo uomo felice  fino ad un Sabato notte dell’Ottobre 2011, quando il nostro bimbo Luca ebbe un malore ed inizio’ il nostro calvario. Avevo appena finito la giornata di lavoro quando mia moglie mi telefono’ dicendo che Luca non stava bene, così  andai dritto a casa e trovai lui e Zoe in un'ambulanza, mentre Ella era davanti alla porta con il nostro gentile vicino, Luca ha dovuto essere ricoverato in ospedale e fu presto collegato a dei macchinari che producevano dei bip, gli fu fatta una flebo ed aveva fili collegati alle braccia, ma noi ci sentivamo che era nel posto giusto, sì lo era davvero. Nei giorni a seguire  Luca ha dovuto fare un sacco di test, sangue, occhi, udito, tutto ciò che un medico avesse potuto pensare. Ogni singolo test è risultato negativo come se Luca non avesse nulla, e così lo abbiamo portato a casa con noi con la sensazione che egli era a posto, probabilmente aveva avuto solo una cattiva giornata.

Nel giro di un mese la stessa cosa successe nuovamente, Luca stava dormendo dalla sua nonna questa volta quando ha iniziato ad avere delle convulsioni, un'ambulanza fu chiamata di nuovo ed in un momento era a casa di mia suocera, da li che arrivammo sul posto i paramedici erano già al lavoro su di lui. Stessa storia, fu ricoverato in ospedale, collegato a tutti i tipi di macchine e testato per ancor piu’ condizioni. Aveva fili dappertutto, era sudato, stanco, non era piu’ il mio bimbo felice e sorridente; tutto ad un tratto era triste. E così sarà da questo punto in poi, era Novembre 2011. Presso l'ospedale mia moglie rimase con lui tutto il tempo, io continuavo a lavorare durante il giorno ed ho cercato di vivere la mia vita lavorando tutti i giorni. Un medico senza cuore entro’ nella stanza ospedaliera di Luca con un gruppo di studenti a leggere a mia moglie una diagnosi a mio parere inventata e priva di prove cliniche, secondo essa Luca era affetto da SMA (atrofia muscolare spinale), una rara malattia genetica che mette a rischio anche la vita. Ha letto questa diagnosi a mia moglie davanti ad un mucchietto di studenti adolescenti, dimostrando soltanto di non avere alcun tipo di sentimenti o di rispetto per una madre in una situazione davvero stressante e dolorosa alla quale era sottoposta gia’ da diversi giorni. Il gruppo si allontano’ lasciando mia moglie, una madre, in lacrime a piangere da sola accanto al suo bambino. Sorprendentemente il medico era una donna e sicuramente essendo una donna lei stessa avrebbe dovuto mostrare più sensibilita’.

Abbiamo accettato la diagnosi, Dio solo sa quanto ha fatto male, ma abbiamo dovuto affrontare la realtà e abbiamo avuto cura di Luca come meglio potevamo fare, sono andato alla profonda ricerca su questa condizione e posso dire ora che so molto a riguardo, ho trascorso ore cercando di imparare quanto più potevo e di essere preparato per il futuro con un figlio disabile affetto da SMA.

Nel giro di un mese abbiamo avuto un altro appuntamento in ospedale per Luca e sapete una cosa? Un medico diverso ci ha detto che Luca non era affetto da SMA. WTF (MCC) abbiamo risposto. Siamo in un inferno vivente; non c’e’ tempo per giocare e soprattutto non era nemmeno il soggetto giusto con cui giocare, un bambino di 12 mesi. Sì questo medico aveva ragione, Luca non era malato di SMA, ma il medico non sapeva da che cosa Luca era affetto, doveva essere testato per molte più cose. Fummo così indirizzati da uno specialista, una donna meravigliosa chiamata Dr Roper specializzata in genetica di bambini. Quando siamo andati per far visitare Luca lei aveva già alcune idee su quello che Luca poteva essere affetto ma non disse nulla. Quel giorno l’ho tenuto in braccio stretto a me mentre un campione di sangue è stato preso dal suo corpo, l'infermiera non poteva trovare la sua vena ed il  piangere di Luca continua a rimbalzare nella mia testa ancora adesso, piangeva dal dolore ed i suoi occhioni grandi eran pieni di lacrime, ma lo tenevo sempre stretto a me. Il mio bambino.
Anche ora che sto scrivendo questo passaggio ho le lacrime agli occhi, ed il mio cuore ha una cicatrice che mai guarira’ e che sanguina a volte di più ed a volte di meno, so che questa cicatrice non guarirà mai e che dovrò conviverci per il resto dei miei giorni.
Ad inizio Gennaio 2012, Luca ha avuto una biopsia muscolare, un'operazione di chirurgia che doveva essere eseguita con anestesia totale, ci è stato chiesto quale gamba avremmo preferito avere un pezzo del suo muscolo reciso e decisi per quella di sinistra, sapevo che pompa piu’ sangue nella parte sinistra del corpo, così non avrebbe sentito alcuna differenza negli anni a venire, ma questa era solo la speranza di un papà ignorante e testardo.

Tempo un mese ed eravamo pronti a tornare in ospedale, la diagnosi era pronta. Era il 7 Febbraio 2012, non era una buona notizia, Luca fu diagnosticato con la malattia di Tay Sachs di forma Infantile, una rarissima malattia genetica che riduce la vita di chi ne e’ affetto. Non avendone mai sentito parlare abbiamo chiesto al medico che significasse, in che modo la Tay Sachs influisse nel suo vivere, il medico ci rispose che Luca diventerà sordo, cieco, mai si muoverà o parlera’ e che i bambini affetti da tale forma di malattia muoiono entro l'età di 4 anni, Luca aveva 15 mesi. Era nato con la malattia di Tay Sachs ma questa malattia non mostra alcun sintomo prima che il bambino è di circa 8-9 mesi di età, Luca era 1 dei 2 bambini affetti dalla malattia di Tay Sachs nella forma infantile che viveva in un paese chiamato Gran Bretagna di 60 milioni di persone, in cui solo 2 bambini soffrivano di questa forma di malattia orribile, l’altro bambino si chiamava Archie e viveva nel Galles e poi c'era il mio bambino. Il mio bambino. Morente. Questa giornata è quella che io chiamo il mio "Anno Zero", la mia vita è stata resettata quel giorno, il mio modo di pensare e comportarmi e’ cambiato da allora in poi, vedete, quando si hanno bambini si crescere con loro negli anni a venire, ma quando si riceve una diagnosi come questa si fa fatica ad assorbire lo shock e si  cresce in quel momento esatto, si diventa istantaneamente adulti pienamente sviluppati, tutto ciò che si e’ sempre pensato viene improvvisamente messo da parte e si inizia a dubitare di tutto e del niente.

La realtà era fin troppo crudele per chiunque da accettare e la mia vita è stata influenzata da questa diagnosi che mi ha causato un “corto circuito cerebrale”, un momento della tua vita dove una quantità eccessiva di flussi di emozioni entrano direttamente nel tuo cervello senza resistenza causando un danno permanente nel modo in cui ti comporti, vedi e vivi la vita. Si porta il bambino a casa, piangi con lui, lo coccoli e lo baci, lo ami con tutto il cuore ma niente potra’ mai aiutarlo, morirà, nessuno è mai sopravvissuto alla malattia di Tay Sachs Infantile.
Cosi’ l’ospedale ci indirizzo’ verso un centro chiamato Acorns Children’s Hospice ( Acorns Ospizio per i Bambini), presso Selly Oak, Birmingham UK. Un membro del loro personale di nome Anne venne a trovarci a casa nostra poco dopo la diagnosi e ci prenoto’ per una visita di giornata presso la loro sede. Ci sono 3 centri Acorns nei dintorni della nostra zona e abbiamo scelto quella di Selly Oak, la decisone di andar li’ fu presa semplicemente perché quello e’ il centro più vicino, ma sono sicuro che gli altri 2 centri in zona sono altrettanto buoni.

E così abbiamo iniziato il nostro viaggio del dolore con loro.

Acorns e’ un’associazione registrata che, senza oneri, si prende cura dei bambini malati terminali e delle loro famiglie, che è cio’ che Luca era ora, non il felice e sorridente bambino di qualche mese prima. L'ospizio era molto ordinato, i membri del personale molto professionali, per Luca c'era una piscina, una sala sensoriale, un sacco di consigli, un enorme giardino molto ben curato da volontari ed un sacco di giocattoli per intrattenere Ella. Dal momento della diagnosi abbiamo iniziato a visitare l’Acorns regolarmente al fine di essere più familiari con il luogo e per rendere più confortevole Ella pensando ai futuri tempi difficili.

Un giorno alla fine di Gennaio 2013 Luca è stato davvero male, le labbra diventarono blu perché il suo corpo non stava correttamente ossigenando, cosi’ abbiamo messo Luca in auto e lo portammo dritto all’Acorns. Stava davvero male, ricordo chiaramente che guardavo lo specchietto retrovisore mentre stavo guidando e vedevo le lacrime di Zoe e le labbra blu di Luca che respirava pesantemente seduto nella parte posteriore della vettura, mentre la radio suonava una canzone chiamata "I Giorni" di Ludovico Einaudi (http://www.youtube.com/watch?v=Uffjii1hXzU), una canzone che divenne la colonna sonora del nostro dolore. Non appena siamo arrivati presso l'ospizio 2 membri del personale erano già in attesa fuori, hanno preso Luca e ci ha dato una stanza da condividere con lui. Le infermiere gli misero una maschera di ossigeno; ci siamo seduti accanto a lui tutto il tempo del giorno e della notte. Per giorni fummo nutriti, ci facevano il tè e caffè, abbiamo avuto la prima colazione, pranzo e cena cucinata ogni giorno. Ella è venuta a farci visita regolarmente e diversi membri dello staff l’hanno intrattenuta ogni volta portandola a nuoto, o solo per  colorare o a giocare nel giardino.

Luca stava combattendo per la sua vita, non avevo dubbi in proposito, ma ho sempre pensato che ce la potesse fare, fino al 2 febbraio. Era notte, circa le 11, due delle infermierie  vennero in camera e notarono che Luca peggiorava, hanno cercato di dargli da mangiare, ma continuava a star male, ha riempito parecchi pannolini, l'infermiera guardò me e Zoe e ci disse che se volevamo chiamare un membro della nostra famiglia per venire era il momento giusto per farlo, il suo corpo si stava fermando. Abbiamo telefonato una cara amica di famiglia Fiona e le abbiamo chiesto di venire con il sacerdote per dar Luca una benedizione, sono arrivati subito e Luca ha cosi’ ricevuto una meritata benedizione cristiana, poi sono andati.

La notte stava andando molto lentamente, ho provato a riposare a letto e chiudere gli occhi per un po'  ma non riuscivo a dormire. Poi verso le 4am circa entrambe le  infermiere ci han detto che Luca stava andando, ora in qualsiasi momento. Io e Zoe ci guardammo, cosa dire? Che cosa vuoi dire? Niente. Abbiamo solo chiesto loro se potevamo tenerlo in braccio e così abbiamo fatto; gli abbiam tolto la maschera dell’ossigeno lo tenemmo nel letto con noi.

Il suo respire affannato divenne più rumoroso e più pesante, fino a quando improvvisamente tutto si fermò, c'era il completo silenzio e capimmo che Luca aveva smesso di respirare. E sapete una cosa, aveva un sorriso sul suo volto, sembrava tranquillo e aveva una faccia felice, mentre ho io ora le lacrime nei miei occhi di nuovo perché scrivere questo passo mi ha riportato alla mente tutti quei ricordi, ma doveva essere fatto, sì, deve essere messo per iscritto al fine di essere ricordato. Luca è stato felice di morire, niente più dolore, non più macchine di alimentazione, non più farmaci, non più fisioterapia, ora era un anima libera. Il suo corpo difettoso non si poteva più  gestire e la sua anima volò libera sopra di noi, dritta verso il cielo per diventare la stella più luminosa e guardare tutti noi dal di sopra.

Purtroppo per me ha preso una grossa fetta del mio cuore con lui.

Dopo la morte, Luca rimase in camera con noi per qualche ora, lo abbiamo lavato e cambiato, il suo corpo era sempre più freddo e rigido, ma era un dovere da fare per un genitore nei confronti del proprio figlio. Vedete, se fossimo andati in un ospedale invece dell’Acorns Luca sarebbe stato spostato subito dopo il decesso, non saremmo stati in grado di fare molte cose. Come in un ospedale, all’Acorns abbiamo avuto il sostegno e la cura di medici e infermieri qualificati per Luca ma con molta piu’ flessibilità e voglio ringraziare le 2 infermiere che han reso la morte imminente di mio figlio più liscia possibile con tutte le loro conoscenze professionali e il loro cuore di madre, ancora non so come riescano a fare tale lavoro, ma Dio sa quanto abbiamo bisogno di donne come loro nella nostra società.

Luca e’ deceduto presso l’Acorns Children’s Hospice sabato il 02/02/2013 alle 4:37am; è stato sopraffatto dalla malattia Infantile di Tay Sachs all'età di 26 mesi.
Abbiamo soggiornato presso l'ospizio per un'altra settimana, ci hanno dato un appartamento nei locali al piano superiore, mentre Luca è stato trasferito in una camera refrigerata tutta per sé. L’abbiamo decorata con tutte le sue cose, foto, fiori, giocattoli e lo visitavo regolarmente, lo coccolavo e baciavo le sue labbra ormai fredde, gli leggevo storie, ed  in quella stanza gelida gli ho scritto, suonato con la mia vecchia chitarra acustica e cantato una canzone, non chiedetemi perché. L'ospizio ha anche organizzato per noi un appuntamento con un direttore delle pompe funebri, e siamo stati portati da un membro dello staff all'ufficio del Registro per registrare la sua morte.

Il funerale si e’ tenuto il 10/02/2013.

Questa storia che state leggendo è tutta vera, tutta, e’ tutta vera e non e’ il copione di un film.

Dal giorno della diagnosi di Luca abbiamo iniziato una raccolta fondi  attraverso la nostra organizzazione chiamata Luca Loves Life Appeal,


La maggior parte di questo denaro è dato regolarmente all’Acorns, e siamo sempre pronti ad aiutarli. Nessuno, nessuna carità avrebbe potuto aiutarci più di quanto hanno fatto, nessuno. La mia nuova missione nella vita è quella di raccogliere quanto più denaro possibile per loro, per il resto dei miei giorni, ed assicurarmi che centri come questi resteranno aperti per sempre, sappiamo che in questo anno 2013 curarsi di una famiglia in questi centri ha un costo di circa 750 sterline al giorno, abbiamo dato loro approssimativamente 10,000 sterline che potenzialmente ha aiutato una famiglia per circa 13 giorni, ma avranno bisogno di più soldi, sempre di più, un anno ha 365 giorni e altre sfortunate famiglie e bambini hanno ed avranno bisogno dei servizi dell’Acorns, come organizzazione si occupano di 640 famiglie, hanno bisogno di sostegno finanziario così per favore voglio farvi capire che quel che è successo a noi e a Luca potrebbe succedere a chiunque.
I bambini come Luca sono ciò che mia moglie chiama "Bambini ad Edizione Limitata", e l’Acorns si occupa ed e’ specializzato nel prendersi cura di Bambini ad Edizione Limitata.
Si prega, in qualunque modo possibile, di aiutare l’Acorns Children’s Hospice. Mostrate al mondo quanto è grande il vostro cuore, visitate il loro sito e sentitevi liberi di chiedere informazioni su come aiutarli.


Quando si sceglie di aiutare un particolare opera di carità non c'è niente in palio da vincere come ricompensa, non ci sono medaglie o fama, non ci sono soldi come premio, vorrei che ci fosse qualcosa come “l'Oscar” per le persone che volontariamente e danno tutto cio’ che possono agli altri, e sarebbe bello sapere che queste persone ancora camminano sul nostro pianeta di dolore e chi sapere chi sono.

Questa è solo una storia, la mia purtroppo.

Antonello Atzori (papà di Luca David Atzori).

 
 
P.s. Questo post l'ho scritto originariamente in Inglese ma  l'ho voluto tradurre personalmente per tutti i miei amici Italiani che ci han seguito durante quel periodo e che ancora ci stanno vicino. L'Acorns e' basato in Inghilterra ed e' li che opera, ma son sicuro che anche in Italia ci son dei centri simili quindi se vi sentite di aiutare dei bambini sofferenti, fatelo.

 

 

My Baby Boy



                                                              My Baby Boy

 

14/07/2013, Erdington, Birmingham, UK.

 

2011
We lived a normal family life back then; we were a happily married couple with two children. Ella May was our first born, she was 3 at that time and we had the perfect family with the arrival of our winter baby Luca David in the autumn of 2010. The biggest smiler you could ever meet.
But not every fairy tale has a good end, not in real life at least.
I am just a dad, my name is Antonello Atzori and I relocated from Italy to UK back in 2002, I married my British wife Zoe in 2008.

During 2011 I was running my self-employed gardening business with passion, determination, and willingness to make it successful through hard work and professionalism, and I was living a life like any other person normally would.
 
Luca was growing all right like any child of his age would grow and he was a happy little man until one Saturday night, in October 2011, when our little boy Luca fell ill and started fitting really badly. I had just finished a shift at work when my wife rang me saying Luca wasn’t well, so I went straight back home to find him and Zoe in a ambulance while Ella was at the front door step with our kind neighbour, Luca had to be rushed into hospital were he was soon plugged into a beeping machinery, he had drips into himself, wires coming out of his arms but we felt he was in the right place, yes he was indeed. In the next days Luca had lots of tests done, blood, eyes, hearing, everything a doctor could think of. Every single test came back negative as if Luca had nothing, and so we took him back home with us with the feeling he was ok, he probably had just a bad fit and that was it.

In a month time the same thing happened again, Luca was sleeping over to his Grandma  this time when he started fitting, an ambulance was called out again and in no time was at my in-law door step, by the time we went to hers the paramedics were already working on him and his fits. Same story, he was rushed into hospital, plugged into all kind of machinery and tested for even more conditions. He had wires everywhere, he was sweaty, tired, he wasn’t my happy little boy anymore; he was serious all of a sudden. And so he will be from this time on. At the hospital my wife stayed with him all the time, I carried on with work during the days and tried to live my everyday work life until an heartless doctor walked in Luca's room with a group of students to read to my wife a made up diagnosis, according to her Luca was affected by SMA (spinal muscular atrophy), a rare and life threatening genetic disorder. She read this diagnosis to my wife in front of a bunch of just about teenager students, she had not feelings whatsoever or respect for a mother in a really stressful and painful situation she was on for days already. The group then left the room leaving my wife, a mother, in tears to cry on her own next to her child. Surprisingly the doctor was a woman and surely she should have been more sensible.

We accepted the diagnosis, God only knows how much it did hurt, but we had to face the reality and we had to care for Luca as best as we could do, I went to deep researching about this condition and I can say I now know a lot about it, I spent hours trying to learn as much as I could and to be prepared for the future with a disabled SMA child.

After a month we had another hospital appointment for Luca and do you know what? A different doctor said to us that Luca was not affected by SMA. WTF we replied. We are in a living hell; this is no time to play and most of all not the right subject either, a 12 months old baby boy. Yes this doctor was right, Luca didn’t have SMA, but he didn’t know what Luca was suffering from, he had to be tested for many more things. We were so referred to a specialist, a wonderful woman called Dr Roper specialized in children genetics. When we first went to see her she had already ideas of what Luca could be suffering from, but she didn’t say anything. That day I held him while a blood sample was taken from his body, the nurse could not find his vein and Luca's crying keeps bouncing in my head still now, he was in pain with big tears in his eyes while I had to hold him tight to myself. My baby boy.

Even now that I am writing this I have tears in my eyes, and my hearth has a never healing scar which bleeds at times more and a times less, I know this scar will never heal and that I will have to live with it for the rest of my days.

In January 2012 Luca had a muscular biopsy, a surgery operation which had to be executed with total anaesthetic, we were asked which leg we would have preferred to have a piece of his muscle cut from and I said the left one, I knew more blood pumps in the left side of the body so he would not feel any difference in the years to come, but this was just the hope of an ignorant, stubborn dad.

 
In about a month time we had to go back to the hospital, the diagnosis was ready. It was the 7th of February 2012, it wasn't any good news, Luca was diagnosed with Infantile Tay Sachs, a very rare life threatening genetic disorder. We asked the doctor what that meant, how Infantile Tay Sachs is going to affect him, she said he will turn deaf, blind, he will never move or talk and he will die by the age of 4, that's how long these children live at the most, Luca was then 15 months. He was born with it but Infantile Tay Sachs doesn’t show any symptom until the child is about 8-9 months of age, Luca was 1 of the 2 children affected by Infantile Tay Sachs in a Country called Great Britain of 60 million people, one of the only 2 babies suffering from this form of horrible disease, the other baby was called Archie and lived in Wales. My baby boy. Dieing. This day is what I call my "Year Zero", my life was reset that day, the way I used to think and behave changed from then on, you see, when you have children your grow with them in the years to come but when you receive a diagnosis like this and have to absorb such of shock you grow in that exact moment, just then you become a fully grown adult instantly, everything you always thought is suddenly put on one side and you doubt about everything and anything.

The reality was far too cruel for anyone to accept and my life was affected by what it could be called a "brain short-circuit", a moment of your life where an excessive amount of emotions flows directly into your brain without resistance causing a permanent damage in the way you behave, see and live your life. You take your child at home, you cry with him, cuddle and kiss him, love him with all your heart but you can't help him, he will die, nobody ever survived from Infantile Tay Sachs.

We were referred by the Hospital to a centre called Acorns Children's Hospice, in Selly Oak, Birmingham UK. A member of their staff called Anne came to see us in our home shortly after the diagnosis and we were booked in for a day visit at their premises. There are 3 Acorns centres around our area and we chose the one in Selly Oak, the decision to go there was taken purely because is the closest one, I am sure the other 2 centres are just as good.

And so we started our journey of pain with them.

Acorns is a charity that without charges cares for terminally ill children and their families, that is what Luca was now, not the happy and smiley boy he was before. The hospice was very tidy, the staff members helpful, for Luca there was a swimming pool, a sensory room, lots of professional advice, a massive garden very well looked after by volunteers and lots of toys for Ella's too. Since the diagnosis we started to visit Acorns regularly in order to be more familiar with the place and to make Ella more comfortable for the tough times ahead.

One day at the end of January 2013 Luca fell really ill, his lips turned blue because his body wasn’t oxygenating properly, we put Luca in the car and took him straight to Acorns. He was really bad, I clearly remember myself looking at the car mirror while I was driving and seeing Zoe's tears and Luca's blue lips breathing heavily sitting at the back while the radio was playing a song called "I Giorni" by Ludovico Einaudi (http://www.youtube.com/watch?v=Uffjii1hXzU), a song that became the soundtrack of our pain. As soon as we arrived at the hospice 2 staff members were already waiting outside, they picked up Luca and gave us a room to share with him. The nurses gave him an oxygen mask; we sat next to him all the time of the day and the night. For days we were fed, offered teas and coffees, we had breakfast, lunch and dinner cooked every day. Ella came to visit us regularly and members of staff entertained her every time taking her swimming, or just to do some colouring or to play in the garden outside.

Luca was fighting for his life, no doubts about it, but I always thought he could make it, until the 2nd of February. It was night time, about 11, two of the Acorns nurses came in the room and noticed Luca wasn’t doing well at all, they tried to feed him but he kept been sick, he filled his nappy several times, the nurse looked at me and Zoe and said that if we wanted to call a member of our family to come this was the right time to do so, his body was shutting down. We rang a close family friend Fiona, and we asked her to come with the priest to give Luca a blessing, they came straight out and Luca had a deserved Christian blessing, then they went.

The night was going really slowly, I tried to rest in bed and shut my eyes for a bit but I couldn’t sleep. Then at about 4am both nurses said to us that Luca was going, anytime now. Me and Zoe looked at each other, what to say? What would you say? Nothing. We only asked them if we could hold him and so we did; we took the oxygen mask off him and hold him in bed with us.

His heavy breathing got noisier and heavier until suddenly it all stopped, in mine and my wife's harms Luca stopped breathing. And you know what, he had a smile on his face, he looked peaceful and he had a happy face while I have now tears in my eyes again because writing this is bringing back all this memories but it has to be done, yes it has to be put in writing in order to be remembered. I am convinced that Luca was happy to die, no more pain, no more feeding machines, no more medicines, no more physio, he was a free soul now. His faulty body couldn’t manage anymore and his soul flew free above us, straight to the sky to become the brightest star and look over us all.

Unfortunately he took a big chunk of my heart with him.

After Luca died he stayed in the room with us for few ours, we washed him and changed him, his body was getting colder and stiffer, but it was something a parent must do for his own child. You see, if we went to a hospital instead of Acorns Luca would have been taken away from us, we would have not been able to do many things. Like in a Hospital, at Acorns we had the support and care from qualified nurses and doctors for Luca but with more flexibility basically, and I would like to send a big thank you to the 2 nurses that made the death of my son as smoother as possible with all their professional knowledge and their mother's hearts, I still don't know how they manage to do such of job but God knows how much we need women like them in our society.

Luca passed away at Acorns Children's Hospice Saturday the 2/2/2013 at 4:37am; he was taken away by Infantile Tay Sachs at the age of 26 months.

We stayed at the hospice for another week, we were given an apartment in the premises upstairs while Luca was relocated in a refrigerated room all for himself. We decorated it with all his things, photos, flowers, his toys, and regularly I was  visiting, cuddling and kissing his cold lips, reading him stories and in that cold room I wrote, played with my old acoustic guitar and sang him a song, don't ask me why. The hospice also arranged for us an appointment with a funeral director, and we were taken by a staff member to the registry office to register his death.

We had Luca's farewell the 10/02/2013.
 
This story you are reading is all true, all of it, real lives are not movies.

Since the day of the diagnosis we have been raising money for Luca through our organization called Luca Loves Life Appeal:


The majority of the money we raise is regularly given to Acorns Children’s Hospice, and we will always help them. Nobody, no charity could have helped us more than they did, nobody. My new mission in life is to raise as much money I can for them for the rest of my days, to make sure centres like these will stay open for ever, we know that at this year 2013 to look after a family in the hospice it costs about 750 pounds per day, we gave them roughly 10.000 pounds which has potentially helped a family for about 13 days but they will need more money, and more and more, a year has 365 days and other unlucky families and children do and will need the services from Acorns, as a organization Acorns  cares for 640 families, they need financial support so please I want you to understand that what happened to us and to Luca could happen to anyone.

Children like Luca are what my wife calls "Limited Edition Children", and they are indeed, and so Acorns is a place specialized in Limited Edition Children.

Please, whichever way you can, help Acorns Children's Hospice. Show the world how big your heart is, visit their website and feel free to enquire about how to help them.


When you choose to help a particular charity there is nothing to win as reward, no medals or fame, no money as a prize, I wish there was something like the "Oscar" for people who volunteer and give everything to the others, it would be nice to know who these people are and that people like them still walk on our planet of pain making it a little bit more lovable.

This is just one story, unfortunately mine.

 
Antonello Atzori (Luca David Atzori's Dad). 

http://www.youtube.com/watch?v=3ft_lFEjjR4